Manuela Vanni ha immortalato i falafel.
Arte culinaria nondimeno, il punto focale del menu restano i cavalli di contrasto vegetariani, luogo si ritrova maggior gruppo di sapori e di coloriture gastronomiche. Frammezzo a le voci di ubbidienza vegetariana e il capitolo in onnivori non c’e confronto. Da una porzione, i falafel, il cous cous mediante verdure miste, la pastafillo ripiena di cacio, le salse appena il baba ganouj (melanzane e peperoni) e l’hommus (ceci e tahina). Dall’altra, ricette speziatissime e ruvide modo la tajine bil lahma (straccetti di vitello) oppure certi spiedini asciutti di ciccia alla inferriata, giacche si ripetono insieme impercettibili differenze nel kebab Beirut (beota, vitellone, vitello), nello shish tawuq (credulone), nel mashawi (di inesperto carni miste). Continue reading Naviga in precedenza da non molti dodici mesi, sopra inizio Buonarroti, un Fairouz, cosicche serve una cibi libanese ristretta nei confini del vegetarianesimo.