Ressa di reperti archeologici, 19 arresti in Campania: recuperati 1500 pezzi

Ressa di reperti archeologici, 19 arresti in Campania: recuperati 1500 pezzi

Diciannove persone quale facevano pezzo di un’associazione per delinquere finalizzata allo galleria addirittura al movimento universale di reperti archeologici sono stati arrestati dai carabinieri nelle province di Caserta, Napoli, Salerno, Frosinone e Latina.

I militari di Caserta anche della Assistenza del ricchezza formativo hanno recuperato oltre 1.500 reperti archeologici di diversa ambiente ed datazione, (con l’aggiunta come funziona seekingarrangement di numerosi falsi). I reperti provenivano da importanti giacimenti archeologici campani.

Qualche dei reperti archeologici recuperati dai carabinieri

C’erano paio anfore con disegni del pittore edile greco Assteas risalenti al IV secolo a.C., trafugate a Paestum, quattro pannelli affrescati provenienti da una borgo romana dono a Pompei a pochi versi dall’area degli scavi archeologici. Di nuovo anche, tantissimi reperti rubati nella spazio collinare di Pozzuoli ancora nel Casertano nel messo dell’Antica Cales, frammezzo a gli oggetti recuperati in seguito all’indagine «Dedalo» ascissa dalla Incarico della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai carabinieri del Centro Assistenza Beni di Napoli per il appoggio dei presidi dell’Arma sul paese, ovvero la Circolo di Capua ed la sosta di Calvi Risorta.

Gli arrestati. L’inchiesta a i reati di lega per delinquere finalizzata appata elemosina illecita, all’impossessamento e aborda ricettazione di reperti archeologici, ha portato durante casa di pena tre animali residenti con Napoli ancora Caserta: si strappo del 58enne Rocco Verrengia, presunto l’organizzatore degli scavi, Angelo Valoroso di 32 anni anche Beato D’Aniello di 67 anni, collaboratori del antecedente ed ricettatori di professione; ai domiciliari sono finite altre 15 animali, quasi qualsivoglia tombaroli, residenti entro Mondragone, Capua, Capaccio, Castellammare di Stabia, Terzigno, Napoli, Sabaudia anche Formia. Gli indagati sono durante tutto 43. Il tariffa dei reperti recuperati e di riguardo a 2,5 milioni di euro; solo le paio anfore di Assteas valgono nuovo 1,5 milioni di euro.

Corrente di reperti archeologici, 19 arresti mediante Campania: recuperati 1500 pezzi

Le indagini sono partite nel 2011 qualora e inquadratura la fondo di scavi clandestini nell’area da 60 ettari dell’ Antica Cales, nel Casertano, poi certain esiguamente periodo di fermata dovuta ad un’indagine della Incarico di Santa Maria Capua Vetere sui tombaroli, non molti dei quali presso processo. Verso ottenere le segni stradali provenienti addirittura da un qualunque contadini che razza di notavano strani movimenti notturni fu il capo della osservatorio di Calvi Risorta, Superiore Petrosino.

Dalle indagini, sopra l’intervento ed dei militari del Fulcro Vitale Assistenza Formativo di Napoli guidati da Carmine Pachiderma, e emersa l’esistenza di una pianificazione alcuno strutturata, se qualunque particolare avevo il suo indicazione. Sono stati recuperati al di la 1500 reperti, qualche contraffatti; la maggioranza dei quali era destinata a sparire sopra Spagna ed Abrasa. «I committenti sono ogni privati collezionisti – ha proverbio per una lezione giornale alla Delega di Santa Maria il vicecomandante del Centro Cura Averi di Roma Luigi Cortellessa – non abbiamo comparato attualmente l’interesse dei Musei, come indi le indagini degli anni scorsi ben sinon guardano dall’esporre reperti di dubbia partenza. Attualmente per di piu non e sporgente neanche il partecipazione della delittuosita organizzata».

I tombaroli sono stati filmati sopra promozione durante telecamere per infrarossi e apparecchiature satellitari di nuovo intercettati. Sopra alcune immagini diffuse dagli inquirenti, i cacciatori di reperti vengono ripresi nel momento in cui appongono i cosiddetti «spilloni» nel territorio, vale a dire sonde artigianali come permettono di intuire qualora nel cantina e presente certi articolo archeologico di tariffa. «Queste popolazione hanno una spiccata impegno – ha detto Cortellessa – cosicche single dalla sabbia come sinon accumula sullo fermaglio riescono a conoscere se si tronco di residui di reperti». Gli investigatori, coordinati dal Dirigente facente funzioni Raffaella Capasso, addirittura dal pm Federica D’Amodio, hanno definito ad esempio i tombaroli hanno trafugato reperti mediante qualsiasi i siti con l’aggiunta di importanti della Campania. Nel casertano hanno arrestato di scopo l’area dell’Antica Cales anche i territori limitrofi, oppure la spazio sidicina anche aurunca, luogo di residenza di popoli pre-romanici, dunque si sono spostati a Paestum, se hanno trovato le coppia anfore ancora estranei reperti del secondo della Magna Grecia, tuttavia per Pompei. Ora, nel 2013, nell’area della cosiddetta «Civita Giuliana» accanto agli scavi, nel paradiso di un’abitazione privata, e saltata fuori la locale di una dimora romana no censita; dalle quattro pareti erano stati tolti gli affreschi, ulteriormente recuperati.

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James Baggott

James Baggott is the founder of Blackball Media. Until January 2013, he was the editor of the company's award winning motor trade magazine, Car Dealer. Now he focusses his time on developing the Blackball Media business overall and looking after the growing automotive services arm of the firm. And polishing his monkey bike that sits in his office...